giovedì 29 settembre 2011

il vecchio e l'albero....

........Uno di fronte all'altro, i due vecchi della foresta, l'uomo e l'albero, e il loro silenzio sembra congelare per un istante l'intera foresta.
Poi il vecchio parla. Si rivolge agli spiriti della foresta per spiegargli cosa sta succedendo, e chieder loro il permesso di abbattere l'albero. "La nostra gente ha sempre rispettato la foresta. Ora abbiamo bisogno di questo albero, e di altri in futuro. Ma ci impegnamo a piantare dieci alberi al suo posto e ad averne cura, e ad avere cura di tutta la foresta. Questo e' il trattato che vi proponiamo, e che ci impegnamo a rispettare, qui di fornte a tutti."
Solo quando il vecchio tace, la vita sembra riprendere. Voci umane e canti di uccelli e grilli tornano a riempire l'aria, prima di essere soverchiati dal rumore della motosega.
L'albero cade al suolo con uno schianto che fa tremare la terra, seguito da una magica pioggia di foglie. C'e' qualcosa di triste ma anche di solenne nell'aria. Questo e' il primo albero il cui legname sara' venduto dal clan sul mercato internazionale, saltando tutte le intermediazioni. Pochi alberi basteranno ad assicurare i servizi esenziali, l'educazione e la sanita', la gente qui non chiede di piu'. Non ci sara' piu' spazio qui per operazioni su vasta scala, per distruzioni massicce, per il taglio a raso come nella vicina strada aperta dale compagnie Malesi. Se il progetto funziona e si diffonde, anche le altre comunita' vorranno seguirne il modello, in aree dove le multinazionali Malesi del legno gia' avanzano minacciose, lasciando diestro di se' il consueto carico di distruzione.

Questo albero mostra che un altro modello di sviluppo e' possibile. Rispettoso della foresta e della sua gente. Oggi, un albero abbattuto puo' salvare la foresta.
(dal blog: "FORESTE In viaggio nelle foreste del pianeta, tra crimini ambientali, attivisti e popoli indigeni" di Sergio Baffoni)